Nicola Bastone è stato sottoposto lunedì all’intervento chirurgico per la riduzione delle fratture alla mandibola causate sabato pomeriggio dal colpo volontario sferratogli da un avversario durante l’amichevole con la Luiss.
L’operazione eseguita dal Prof. Bernardo Bianchi, Direttore del reparto maxillo facciale dell’ospedale San Martino di Genova, è perfettamente riuscita.
La madre di Nicola, mentre aspettava che il figlio uscisse dalla sala operatoria ha pubblicato un post sulla pagina FB della Stella Azzurra:
“Sono nella sala d’attesa dell’ospedale San Martino di Genova. Stanno operando Nicola, mio figlio, il quale sabato scorso ha subìto un’aggressione volontaria mentre veniva disputata la partita “amichevole” fra la sua squadra, Stella Azzurra Viterbo e la squadra avversaria: Luiss.
Sono affranta, avvilita e delusa, così mi viene spontanea la domanda del perché mi trovo qui,
adesso… davanti a questo cielo nebuloso, alla distesa di tetti che si affacciano su questo meraviglioso mare, che immenso e purificante mi invita a tranquillizzarmi e a riflettere su quanto è successo.
Ci sarà sicuramente una ragione Karmica a tutto ciò, e, proprio questo orizzonte che si intravede, mi testimonia che nessuna brutta azione e nessuna sofferenza mi faranno percepire diversamente l’amore che provo per il mio prossimo… nonostante tutto!
Il mondo sta cambiando, ma ha sempre subìto dei cambiamenti e certamente non mi voglio rifugiare nella frase nostalgica che “una volta si stava meglio“. Semplicemente ciò che succede oggi è diverso da ieri, e il cambiamento, che a volte è troppo veloce, mentre altre è troppo lento, ci destabilizza.
Invito, quindi, tutti a riflettere su cosa possiamo fare per educare i nostri nuovi giovani. Come possiamo davvero accompagnarli a diventare dei cittadini consapevoli.
Nell’attesa, mi sono fatta delle domande per poter affrontare questo difficile momento, per capire meglio anche colui che è responsabile di questo affronto volontario.
Ripeto: “ci sarà una risposta a tutto ciò!”
Avrà forse pensato di essere “diverso?”.
Rispondo: “Diverso da chi?”
Oppure non si sarà sentito ancora pronto emotivamente a relazionarsi con gli altri?
Tuttavia, sia la diversità che il fallimento non bisogna vederlo come un’ostacolo da superare, ma come motivo di crescita personale.
Non sto cercando colpe facili,
mi interrogo soltanto sulla tendenza al silenzio che c’è oggi e al minimizzare episodi gravi come questo che è accaduto a Nicola.
Vorrei solo invitare tutti a insegnare a gestire la rabbia e la frustrazione mediante il dialogo.
… Lo sport, l’esercizio fisico e la sana competizione ci aiutano di certo a scaricare la tensione migliorando anche l’umore e l’atteggiamento!
È uscito ora… posso respirare di sollievo! Emy”
Parole che che secondo noi dovrebbero far riflettere tutti. Siamo andati oltre la sopportabile decenza, e non stiamo parlando della disciplina del basket. Stiamo puntando il dito contro il mondo sportivo, dove sia dentro che fuori il campo, da molto tempo stiamo osservando ad una escalation di violenza. Le Federazioni, nei confronti dei propri associati, e la giustizia nei confronti dei tifosi, dovrebbero prendere provvedimenti più duri.
Intanto auguriamo la redazione di Diretta Sport augura a Nicola una pronta guarigione con la speranza di vederlo in campo al più presto.